VIAREGGIO. Sarà il tribunale di Lucca a predisporre la gara per rilevare la Viareggio Porto Srl, partecipata del Comune su cui pende un’istanza di fallimento: ieri il liquidatore della società ha depositato il piano concordatario, che è stato accolto. Ora se ne riparla a settembre, se non addirittura a ottobre: giusto il tempo di valutare l’offerta di un fondo d’investimento con sede nel Principato di Monaco e capitali svizzeri che si è fatto avanti per acquisire la Viareggio Porto.
Il piano concordatario, come spiegato in un articolo sul quotidiano La Nazione, sembrava del resto l’unica strada percorribile: anche con il ritiro dell’istanza da 136mila euro presentata da Stefano Dinelli, l’ex presidente dell’Esperia Viareggio che figura tra i creditori della Viareggio Porto – lo Studio Sgrò l’ha già ritirata -, la procedura di fallimento sarebbe andata regolarmente avanti.
Adesso il tribunale valuterà il piano concordatario per poi sottoporlo all’adunanza dei creditori privilegiati – quelli che vanno saldati integralmente, come istituti di credito ed enti pubblici – e chirografari – quelli a cui spettano le rimanenze: per essere approvato deve ricevere i voti dalla maggioranza dei creditori. In questo caso la Viareggio Porto verrebbe messa all’asta e i potenziali acquirenti dovrebbero avanzare la proposta nei tempi e nei modi fissati dal tribunale. Se invece i creditori respingessero il piano, la società andrebbe incontro al fallimento.
Grazie a questo rinvio a settembre il Comune, con a capo il sindaco Giorgio Del Ghingaro, e la Viareggio Porto guadagnano così un po’ di tempo per migliorare l’offerta concordataria: al momento il passivo della società ammonta a 5 milioni e 73mila euro, con debiti da 2 milioni e 678mila euro verso i creditori privilegiati e 2 milioni e 394mila vantati da quelli chirografari. E nel frattempo potrebbero spuntare ulteriori manifestazioni d’interesse per la gestione del porto, con Del Ghingaro che auspica comunque di mantenere in capo al Comune il controllo delle quote della Srl.